domenica 26 febbraio 2012

Sempre troppo

Ricordo una scena vissuta quando Viola aveva pochi mesi, come sempre mi sentivo inadeguata e non all'altezza, adesso semplicemente me ne fotto, passatemi il termine.
Eravamo a casa di amici per passare una bella domenica pomeriggio in giardino e un' altra mamma mi dice che lei esce di casa con una valigia piena di giochi per la sua piccola, io ero uscita con zero giochi, non ci pensavo. Anche adesso esco con zero giochi, ma ci penso e lo faccio consapevolmente. Non vedo la necessità di ricreare il mondo casalingo in tutte le situazioni, non vedo perchè dover dare loro gli stessi giochi già noti che usano abitualmente a casa, per dare sicurezza forse, ma un gioco per quanto bello e amato sia dà sicurezza?sinceramente preferisco essere io la sicurezza delle mie figlie, non abbiamo bisogno di oggetti transizionali.
E come già dicevo nell'altro post vorrei che le bimbe usassero la fantasia, per creare giochi e situazioni nuove. Siamo state un bel po' di giorni al mare, senza giochi portati da casa per l'appunto, e le piccole hanno giocato con un giornale, una bottiglietta di plastica, uno strofinaccio della cucina, due pigne e una macchinina mezza rotta raccattata per terra. E non è mancato loro niente, si sono divertite, sono cresciute ed hanno acquisito nuove competenze. Adesso Viola si sveste e si veste tutta da sola, dalle mutande alle calze alle maglie, Dalia invece scorrazza su e giù con sicurezza, grandi conquiste. Ho dato loro la possibilità di usare l'intelligenza per crearsi giochi e svaghi, e se hanno bisogno di certezze e cose conosciute hanno pur sempre la loro mami.
Mami

sabato 4 febbraio 2012

Troppe parole

Talvolta mi capita di trovarmi in situazioni in cui osservo gli adulti e le mie considerazioni sono sempre le stesse: parliamo troppo. Troppe cose dette, commentate, tolgono spazio all'immaginazione dei nostri bimbi, non lasciano lo spazio alla loro creatività. Se sveliamo, spieghiamo, diamo un nome alle cose o alle situazioni la mente del bimbo trova tutto pronto, fatto, capito,digerito da noi e non diamo loro la possibilità di lavorare. Accontentiamoci di quello che possono capire, dobbiamo fidarci di loro e della loro sensibilità, sono sicura che un senso loro lo trovano a tutto e chi l'ha detto che quello che troviamo noi sia quello giusto?
Oggi a uno spettacolo di teatro per bambini il troppo voler esserre mammaperfettina ha indotto una mamma seduta al mio fianco a spiegare filo e per segno a suo figlio ogni oggetto/persona/situazione, il povero bimbo avrà capito tutto sul piano razionale, ha capito che quello che c'era sul palco era un pianoforte, ma è stato privato della possibilità di vedere nello stesso oggetto magari una barca o ...chissà!
Mami

mercoledì 1 febbraio 2012

Lo compriamo?

Tutto quello che vede Viola lo vuole comprare, l'ultima prima di andare a dormire era una cavallina disegnata in un libro. Le ho spiegato che ci sono cose che proprio non si possono comprare, tipo la cavallina perchè frutto dell'immaginazione di chi appunto legge il libro.
Siamo nella fase del possesso, ma questa cosa che per lei tutto sia disponibile e soprattutto che tutto abbia un valore monetario mi fa sobbalzare e rabbrividire.
Quanto ho da lavorare, da spiegare. Farle capire che ci sono cose che proprio non si possono comprare, come l'affetto, l'amicizia, cose che si possono solo conquistare.
Mami

OT: dialogo tra Viola e Mami:
       V: vorrei un altro bimbo nella tua pancia
       M: davvero?e come lo chiamiamo?
       V: Cuoricino!