sabato 29 ottobre 2011

Lorella, Giovanna e Anna

Che sorpresa oggi, aprire il giornale qui e vedere i loro volti sorridenti. Gli stessi volti sorridenti che ci hanno accompagnato per nove mesi di gravidanza, che sono arrivati di notte a casa nostra mentre ero in travaglio, con loro mi sono sentita al sicuro, protetta e anche un po' amata. Non dimenticherò mai Lorella che ha preso in mano per prima la piccola Dalia urlante, Giovanna che mi diceva tranquilla è tutto finito, Anna che con la sua dolcezza ci ha convinti a vivere un'esperienza unica. Grazie ragazze, per noi è stato un grande onore poter compiere un pezzo di cammino accanto a voi.
Mami

giovedì 27 ottobre 2011

Malatucce, che si fa?

Dopo giorni che siamo chiuse in casa con febbre, mal di gola e chi più ne ha più ne metta, la mami si deve pur invenare qualcosa per far passare il tempo.




Ecco una piccola idea che ci ha tenute occupate per mezza giornata, scotch carta per terra e largo alla fantasia.

Mami.



Ho trovato un genio, non un pediatra

Ammetto sono difficile nella scela del pediatra. Sono passata dalla dottoressa piùfamosadelpaese ma con la mano leggera con antibiotici e cortisone, ad una pediatra che è più vicina al mio modo di pensare, vaccini ancora no, antibiotici solo in casi estremi altrimenti optiamo per cure omeopatiche.
Le bimbe sono malate e per scrupolo decido di riportarle a vedere, trovo il sostituto del sostituto del sostituto (giuro, è vero!), empatia zero, e vabbè o ce l'hai o non ce l'hai, e qua siamo scarsini. Guarda le bimbe e comincia a prescrivere cortisone come noccioline, io spiego che non mi piace quest'idea e se non poteva consigliarmi altro, risposta: signora se viene qui in studio si deve affidare a me e non discutere. Sua figlia è sempre così lamentosa, e un ciucciotto?
Esco dallo studio in stato confusionale, non so se ho sognato o questo cretino arrogante esiste veramente!?
E chissà come mai una bambina di pochi mesi, con febbre e mal di gola che aspetta un'ora in sala d'attesa con il riscaldamento spento e che ha fame visto che sono le otto di sera, piange??ho trovato un genio non un pediatra.
Mami

lunedì 10 ottobre 2011

Cestino dei tesori in progress

Sto preparando giorno per giorno il cestino dei tesori per la piccola Dalia. Ci butto dentro tutto quello che mi sembra adatto, vari materiali, forme e consistenze diverse, unica regola: abolisco la plastica. Al tatto è un materiale "morto", nè caldo nè feddo, inconsistente, senz'anima direi. Quindi vada per il legno, il tessuto, il metallo.

La necessità del cestino è nata dal momento che la sorella più grande strappa di mano qualsiasi cosa Dalia stia toccando. Invece così ho creato una cosa solo di Dalia, è il suo gioco e se Viola ci vuole giocare lo può fare quando la sorella avrà finito a sua volta di giocare. Come se ne esce dal problema "émio!!"?ovvio che tutti i giochi sono di Viola, è nata prima?!
Mami

Scendo in politica, ovvero stendo i panni.

Non mi occupo attivamente di politica, ciò non significa che non me ne interesso, ma penso che la politica si possa fare in tanti modi, anche comprando un prodotto biologico, consumando del cibo autoprodotto o bevendo l'acqua del rubinetto, sono importanti i piccoli gesti quotidiani. Ed è altrettanto importante parlarne, diffondere il proprio pensiero, coinvolgere. Ecco un mio piccolo gesto quotidiano, ma fatto di proposito, con coscienza, stendere i panni:

Metto volutamente i pannolini lavabili in bella vista, in modo tale che tutti quelli che passano possano notare che in questa casa cerchiamo di inquinare il meno possibile. Guardando bene si vedono dei pezzettini di stoffa gialla, non sono altro che degli stracci in microfibra, quelli che si usano per le pulizie, tagliati in quadrati e usati con l'olio di mandorle per pulire il culetto di Dalia.
Forse non cambierò il mondo ma anche se solo una mamma passando decidesse di abolire i pannolini usa e getta sarebbe per me una grande conquista.
Mami

sabato 1 ottobre 2011

Che si fa?

Talvolta nella vita può succedere di trovare la persona giusta al momento giusto, stessi progetti, stessi obiettivi, e allora che si fa?ci buttiamo?ci lasciamo andare?diamo  fiducia?diamo respiro alle nostre esigenze, idee, battaglie?
Per ora ci ragioniamo sopra, sciogliamo i nostri dubbi e sperimentiamo, piano piano, passo dopo passo.
E' immane il lavoro da preparare, ma soprattutto dobbiamo prima lavorare su noi stessi.
Giornata intensa, mattinata in biblioteca e pomeriggio di festa e di esperienze. Domani ci aspettano grandi lavori: scrostare muri, sigh!!
Paturnie notturne, sorry.
Mami