Ho ripreso i ritmi frenetici dell'attività lavorativa e soffro. Soffro e odio: odio questa società che per sopravvivere mi obbliga a lasciare le mie figlie al nido, odio le donne che non vogliono stare con i loro bimbi e odio anche quelle che lavorano come me e che invece i figli sentono di abbandonarli, odio gli uomini che non capiscono, che ci dicono questa è la vostra emancipazione e adesso ve la tenete, odio la banca che mi fa pagare il mutuo, odio le maestre che mi strappano di mano le mie bimbe. Soffro nel vedere le lacrime sulla pelle di Dalia la mattina, soffro nel vedere il suo cambio sporco al nido che non le ha cambiato la sua mamma, soffro nello scrivere questo post.
Con tutto ciò convive sempre la voglia di fare, e grazie a questa vedo un barlume che mi tiene a galla.
Ho preparato la nostra ghirlanda natalizia, tutto con materiali riciclati. Per l'ispirazione ringrazio questo
blog che ho appena scoperto.
Occorrente: fogli di giornale, nastro adesivo, strisce e pezzi di stoffa, filo di lana, cartoncino, colla a caldo.
Mami
1 commento:
Io (da mamma che non lavora fuori di casa) odio sentirmi incapace di trovare il tempo da dedicare ai miei figli. Perché siccome "non lavori", devo occuparmi di cose che mi annoiano. Odio questa società che isola le donne. Odio non poter scoprire se da qualche parte di me rimane un po di creatività.
Condivise le cose che odio (:-D), grazie per l'idea della ghirlanda.
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